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Trading di posizione

Il trading di posizione è una tecnica di trading nella quale il trader fa un analisi generale dei mercati sui quali investire generalmente nel medio – lungo periodo.

Si tratta indubbiamente di una tecnica trend-follower dove l’abilità del trader sta nel capire dove nel prossimo periodo si dirigeranno i mercati tenendo presente che in tale probabile trend, come in ogni trend, sono presenti delle correzioni che non devono inficiare la posizione aperta andando a far scattare uno stop loss.

Diciamo che il trader di posizione si preoccupa di individuare delle fasi di mercato e deve essere pronto ad entrare quando si verificano alcune circostanze, che fondamentalmente sono legate alla conferma di una formazione di un trend o di una sua continuazione dopo una fase laterale.

Gli ordini per un trader di posizione

Un trader di posizione tende ad entrare nel mercato ad esempio alla rottura di una fase laterale e molto spesso lo fa con ordini pendenti di tipo buy stop se entra long o sell stop se entra short. Gli ordini limit (del limit e buy limit ) vengono invece generalmente utilizzati da chi si aspetta un inversione del trend e quindi non vengono usati da un trader di posizione che non cerca le correzioni (swing) di un trend ma la continuazione di trend.

ordini nel trading di posizione

Il numero di ordini nel trading di posizione è decisamente ridotto rispetto a chi fa intraday o ancor di più rispetto a chi fa addirittura scalping.

Non tutte le notizie a 3 tori vanno ad influenzare questa tecnica di trading. Fondamentalmente le news come il non farm payrolls e la vendita dei beni al dettaglio, che sono fondamentali per il trader intraday o per lo scalper, possono tranquillamente non essere fondamentali per il trader di posizione. Al contrario, molto importanti, per chi fa trading di posizione, sono gli annunci dei tassi di interesse e ancor più la pianificazione da parte delle banche centrali ( Federal Reserve, BCE, ecc. ) di piani specifici che influenzeranno la politica monetaria di un paese come ad esempio il quantitative-easing impostato da Draghi grazie al quale l’Euro si è deprezzato fortemente rispetto al Dollaro consentendo alla coppia EUR/USD di passare da 1.40 a 1.05 in meno di un anno.

trading di posizione dopo il quantitative easing

Quindi, ricapitolando possiamo dire che chi fa trading di posizione tende ad aprire posizioni di medio lungo periodo da relazionare al time-frame utilizzato. Generalmente questi time-frame variano dal h4 al settimanale.

Io personalmente faccio trading di posizione ma in periodi non troppo lunghi. Lavoro generalmente sul 4 ore e sul daily e tendo ad individuare conferme di continuazione di trend, generalmente alla rottura di un break out di una fase laterale che è venuta al termine di un primo ramo di trend nella direzione in cui continuerò ad operare.

Questa tipologia di trading mi permette di fare trading in modo più rilassato, di chiudere con una perdita controllata le posizioni che mi stanno andando contro dall’inizio, che sono poi quelle fasi in cui tendo a comprendere che il trend sta modificandosi e ne approfitto pertanto per avere conferme di un cambio di direzione e quindi dell’inizio di un nuovo trend contrario al precedente.

Le correlazioni nel trading di posizione

Specialmente per me che lavoro con il Forex e con i CFDs sulle materie prime e sugli indici, le correlazioni sono fondamentali per avere delle conferme di formazione e di continuazione di trend. Nel Forex per esempio esistono diverse correlazioni come ad esempio quella inversa (vale a dire che se una coppia sale l’altra scende molto spesso quasi in modo speculare) tra EUR/USD e USD/CHF o correlazioni anche con materie prime come quella tra USD/CAD e Petrolio (WTI) anche essa inversa. Quando queste correlazioni non vengono rispettate è bene non aprire alcuna posizione su questi asset perché vuol dire in un certo qual modo che una delle due sta bluffando.

correlazioni nel trading di posizione

Il vantaggio del trading di posizione è che essendo trend-follower ti permette di metterti dal lato delle mani forti e di sfruttare la spinta che queste danno ai prezzi di uno strumento finanziario. Occorre come sempre stare molto attenti ed essere pronti ad uscire quando si comincia a percepire che il trend sta cambiando, ad esempio, quando determinate correzioni si spingono ben oltre a quella che può essere considerata un correzione e ciò si verifica quando vengono sfondate resistenze o supporti orizzontali.

Ecco perché questo tipo di tecnica di trading, benché sia di gran lunga meno frenetica di un trading intraday, è riservata a trader che riescono ad avere una visione più ampia della sola “price-action” ed analizzano i mercati in modo più globale.

È indubbio che se si riesce a mettersi nella posizione giusta i profitti che si possono ottenere con questa tecnica possono essere davvero importanti a fronte di perdite limitate, ma anche questo aspetto dipende sempre dalle abilità del trader.

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