La correlazione tra dollaro e petrolio è una correlazione inversa. Il petrolio, sebbene sia una comodità, ovvero una materia prima e non una coppia forex, dà luogo ad un importante correlazione con il dollaro in quanto è quotato in dollari.
Quindi possiamo affermare che se per acquistare una determinata quantità di petrolio servono tot dollari, qualora il dollaro dovesse aumentare il suo valore, di conseguenza servirebbero meno dollari per acquistare la stessa quantità di petrolio. Quindi se il valore del dollaro aumenta, di conseguenza il valore del petrolio diminuisce.
La correlazione del petrolio con le coppia forex EUR/USD è teoricamente diretta, ma per esperienza ritengo che non è possibile fare affidamento su questa correlazione in quanto dai grafici risulta evidente che non c’è un comportamento simile tra i due strumenti finanziari nei vari time-frame.
Nelle immagini che seguono abbiamo indicato nel time-frame giornaliero settimanale, con la linea blu l’andamento dello strumento finanziario EUR/USD mentre con la linea rossa quello del USOIL ovvero del petrolio WTI.
Come vedete non c’è una forte similitudine tra il comportamento dei due asset e pertanto non la utilizziamo nella nostra analisi di mercato, mentre utilizziamo tutto ciò che può dar luogo ad un aumento o ad una diminuzione del valore del dollaro come l’alzamento o l’abbassamento dei tassi di interesse piuttosto che eventuali accordi presi o non presi dai paesi dell’OPEC. Questi dati ci permettono di intuire quale potrebbe essere il comportamento del prezzo del petrolio nel prossimo periodo.
Nel seguente video tutorial vedrai come l’aumento dei tassi di interesse USA del 14 dicembre 2016 hanno dato luogo ad un apprezzamento del USD rispetto alle altre valute e come conseguenza, proprio come su descritto, un crollo del prezzo del petrolio.