Investire in diamanti finanziari è oggi una delle forme di investimento più sicure che ci sia. Dal 2011 ad oggi il valore dei diamanti da investimento è cresciuto del 6% ogni anno (fonte della news: Les Echos) un rendimento che nessuna banca attualmente permette di ricevere. Se volte sapere come è realmente possibile investire in diamanti e fare trading con i diamanti vi invitiamo a continuare a leggere questa pagina.
I diamanti da investimento: il listino Rapaport
Il commercio di diamanti è un’arte nobile che getta le proprie radici in tempi lontanissimi, ma che si differenzia dalla maggior parte del traffico di preziosi. Infatti per ovvi motivi al contrario di molti altri beni “misurabili”, la singolarità di ogni pietra ha sempre reso impossibile una reale classificazione di questi tesori. Questo almeno fino agli anni ’70 del secolo scorso, quando l’incisore e fondatore dell’omonimo gruppo Martin Rapaport ebbe la rivoluzionaria idea di unificare e uniformare quello che fino ad allora era un mercato locale: all’epoca le tre principali piazze mondiali per il commercio di diamanti erano Anversa, New York e Tel Aviv, ma ogni città possedeva ancora prezzi stabiliti appunto localmente, e quindi differenti rispetto a quelli riscontrabili nelle altre due piazze.
Nel 1978 la sua idea divenne realtà, e venne pubblicato il primo Rapaport Diamond Report: una lista con le quotazioni delle oltre 16.000 categorie esistenti di diamanti, completa di quotazioni in dollari statunitensi per carato, la quale viene tuttora stampata ogni giovedì pomeriggio a New York e mandata unicamente ai professionisti e agli addetti ai lavori che pagano per tale servizio. Il Rapaport Diamond Report indica dunque il prezzo standard sul quale basare le trattative, che andranno poi affrontate valutando singolarmente le specifiche proprietà gemmologiche di ogni pietra. Infatti come già più volte accennato, ogni diamante è unico e diverso da tutti gli altri, pertanto il suo prezzo deve rifletterne le caratteristiche positive e negative tradotte e applicate sul prezzo di riferimento del Rapaport Diamond Report.
Si tratta comunque di un’arte difficile e nobile, tramandata nei secoli da professionisti e intagliatori ai quali ancora conviene rivolgersi per investire in diamanti. Ricordiamo sempre quindi ai lettori di affidarsi solo a professionisti comprovati, in quanto una sbagliata applicazione di tali principi potrebbe far naufragare miseramente il tanto atteso affare.
Classificazione dei diamanti: il criterio delle 4c
Anche il listino riporta poi i prezzi differenziando i diamanti secondo il criterio delle 4C, ovvero Cut (taglio), Colour (colore), Clarity (purezza), Carat (carati), e riporta inoltre i diversi prezzi a seconda delle differenti categorie di peso. A questi parametri vanno quindi aggiunte le caratteristiche dei diamanti tagliati classificate da Rapaport, e denominate Specifications A1, A2, A3, interpretabili e spiegabili soltanto da esperti e che riguardano variabili come: l’impatto delle inclusioni sulla brillantezza del diamante, le proporzioni del taglio, il colore fondamentale del grezzo di provenienza, l’effetto della fluorescenza, l’ente che ha emesso il certificato e tante altre ancora.
Cosa è un diamante?
Che cos’è dunque un diamante? Scientificamente parlando si tratta di una delle tante forme con cui il carbonio si presenta in natura, in termini strettamente chimici si tratta di un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura ottaedrica. Essi hanno origine sotto la superficie terrestre, a una profondità tra i 150 e i 225 km, dove esistono condizioni uniche di altissima pressione, appunto in grado di trasformare il carbonio in diamante. Esistono poi anche i cosiddetti diamanti superprofondi, nati a una profondità abissale compresa tra i 660 e i 2900 km di profondità. I cristalli quindi, una volta formatisi sotto la superficie terrestre, vengono inglobati in un tipo di roccia detta Kymberlite, che risale nei condotti vulcanici mediante eruzione riportando le preziose pietre sulla superficie terrestre, sotto forma di vene minerarie.
Esistono poi alcune teorie che rimandano la nascita di queste pietre a un’origine addittura spaziale: infatti nell’arco di decenni su molti meteoriti caduti sul nostro pianeta sono stati trovati piccolissimi diamanti che molto hanno dato su cui riflettere. Alcuni studiosi hanno infatti avanzato l’ipotesi che la presenza della maggior parte dei diamanti esistenti sia un conseguenza degli impatti dei grandi meteoriti avvenuti milioni di anni fa. Tuttavia si tratta ancora di una teoria, finora non supportata da alcuna prova scientifica, anche perché il diffuso e noto metodo di datazione del carbonio-14 non risulta applicabile sui diamanti, proprio a causa dell’estrema purezza chimica di queste pietre. Si ritiene comunque che la quasi totalità dei diamanti esistenti oggi si sia formata tra gli 1 e 1,6 miliardi di anni fa.
Puro e rarissimo carbonio cristallizzato, creatosi in milioni di anni a pressioni inimmaginabili, forse addirittura arrivato dalle profondità dello spazio, senza contare che si tratta di un minerale di difficile estrazione, il diamante è inoltre il materiale più “profondo” esistente sulla Terra, e per tale ragione anche il suo valore scientifico è inestimabile: esso viene considerato una vera e propria finestra sul centro del pianeta, e sono capaci con la loro struttura e storia di rivelarci molte informazioni circa l’evoluzione della Terra. Non ci stupisce quindi che il loro valore sia così elevato, ma allo stesso tempo questo processo di creazione li rende (al pari del petrolio) una risorsa esauribile, tutt’altro che illimitata, e a maggior ragione preziosissima. Il loro stesso nome ha origini antichissime, e deriva dall’antico greco ἀδάμας, cioè adámas, che significa “indistruttibile, immutabile”.
Transazioni sui diamanti
Oggi gran parte delle transazioni sui diamanti avviene attraverso le piattaforme online e non avvengono più, come fino a qualche anno fa, nelle rare borse diamanti esistenti. Lo stesso Rapaport Group ha a riguardo creato RapNet, una piattaforma di compravendita di diamanti tra le più sicure e utilizzate al mondo. Inoltre pare che in generale il settore si stia risvegliando dai recenti anni di torpore, e già diverse fonti (prime tra tutte le banche) hanno confermato le ottime prospettive dell’immediato futuro. Esistono infatti ormai numerosi mercati virtuali per lo scambio di diamanti, tra cui alcuni americani anche quotati in borsa al Nasdaq e al Nyse, i quali vendono al grande pubblico basandosi sulle reali quotazioni del Rapaport Diamond Report. Tra questi anche la stessa De Beers, il colosso dei diamanti che gestisce oltre il 70% del traffico mondiale.
Come investire in diamanti finanziari
Un ottimo marchio per investire in diamanti è Diamondprivilege.com sin dalla sua fondazione dal 2010 agisce con la piena fiducia dei suoi investitori, partendo da un investimento minimo di 1300 euro, equiparando i prezzi con le più grandi società vedrete che solo Diamond Privilege si avvicina ai reali prezzi del rapaport.
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Ecco come avviene un investimento in diamanti finanziari
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- È un investimento adatto praticamente a tutti i budget, infatti è possibile acquistare diamanti finanziari a partire da 0,5 carati
- I diamanti acquistati vengono conservati in caveau altamente sicuri e regolarmente verificati, al di fuori del sistema bancario in Svizzera e in Francia.
- I Diamanti fisici di alta qualità sono certificati al 100% da GIA
La selezione di diamanti di Diamond Privilege
I diamanti da investimento DIAMOND PRIVILEGE sono concepiti in modo specifico e selezionati individualmente per l’investimento, secondo criteri che attestano la loro elevata qualità:
– Peso: da 0,5 a 6 carati
– Colore: da D-K. Fluorescenza scarsa o nulla
– Purezza: IF-IS3 – Taglio: taglio Kcut, qualità “very good” o “excellent”
– Tracciabilità: ciascun diamante è tagliato al laser. Rispetto del processo di Kimberley
DIAMOND PRIVILEGI ti consente di investire in diamanti o lotti di diamanti da investimento, in base alle tue disponibilità. I lotti proposti sono composti da pietre intere il cui peso varia tra 0,5 e 6 carati, in modo da evitare i problemi legati alla speculazione e alle eventuali fluttuazioni associate ad alcune categorie di diamanti.
Ad ogni modo il prezzo minimo per investire in diamanti è di 1.300 euro.
Qual è la tassazione che si applica ai diamanti da investimento?
Un diamante da investimento rappresenta un buon investimento finanziario anche da un punto di vista fiscale. I diamanti da investimento vengono considerati come beni mobili e pertanto entrano a far parte della categoria dei gioielli e simili. Cosa vuol dire questo? Qual è il vantaggio fiscale? Il vantaggio fiscale risiede nel fatto che la tassa si calcola solo sulle plusvalenze al momento della rivendita e non finisce qui perché qualsiasi transazione in diamanti finanziari inferiore a 5.000 € è esentasse.
Chi può investire in diamanti finanziari?
La risposta è una sola: tutti! Di certo al giorno d’oggi è molto più facile per il risparmiatore medio accedere tramite il mercato telematico ai reali valori e prezzi delle pietre più preziose al mondo, gettando dunque le basi per un futuro mercato dove i prezzi saranno realmente trasparenti, come avviene anche per le altre principali materie prime. In questo modo sarà più facile per i risparmiatori privati investire in questo bene dall’enorme valore evitando di incorrere in truffe e inganni spesso in passato ordite sfruttando la poca conoscena del settore da parte degli acquirenti. Nel Belpaese inoltre il listino Rapaport è praticamente sconosciuto agli investitori, e come recentemente reso noto dalla trasmissione Report l’Italia è pressoché l’unico Paese al mondo che applichi prezzi doppi o addirittura tripli rispetto a quelli del listino. Ricordatevi quindi, quando acquistate un diamante, di chiedere sempre la differenza di prezzo rispetto all’ultimo Rapaport Diamond Report, in modo da valutare obiettivamente la convenienza dell’affare.